martedì 6 novembre 2012

Articolo Bresciaoggi del 6 novembre 2012

IL CENTROSINISTRA. Disgelo dei dipietristi. Zipponi: «Il merito è il nostro faro. Siamo pronti a sederci». Palmirani: «Nessuna divisione interna» L´Idv ora chiama il Pd regionale: «Patto civico» Piffari chiede un incontro a Martina e lancia l´appello: «Una coalizione nasce se si lasciano da parte i veti» L´Italia dei Valori ha chiesto un incontro al segretario regionale del Partito Democratico, Maurizio Martina, con la partecipazione dei segretari provinciali. La sfida è dar vita anche a Brescia ad un Patto civico di alternativa alla giunta Paroli, sul modello dell´intesa siglata a Milano per le primare del centrosinistra che designeranno il candidato alla presidenza della Regione. I SEGNALI di disgelo dopo la frattura con il Pd bresciano sono arrivati ieri da parte del segretario regionale dipietrista Sergio Piffari, in città per chiarire la linea del partito in vista delle amministrative. Da tempo qui l´Idv sta lavorando in autonomia. «Sta crescendo qualcosa di sorprendente. Tramite una mailing list - ha annunciato il coordinatore cittadino Claudio Belotti - ci stanno rispondendo persone pronte a mettersi a disposizione del partito». Il primo grande evento è previsto il prossimo 24 novembre al Museo Mille Miglia: si parlerà di sanità, ed è prevista anche la partecipazione del leader Antonio Di Pietro. Ma man mano che passano i giorni, il percorso per una coalizione di centrosinistra si fa sempre più irto di ostacoli. E nonostante i segretari democratici bresciani abbiano ribadito poche ore fa che i tempi dell´accordo sono scaduti, ora per l´Idv è tempo di guardare di nuovo alla foto di Vasto. «In Lombardia abbiamo sottoscritto una carta con Pd e Sel e su quella si costruiranno le alleanze - ha spiegato Piffari -. Ma una coalizione nasce se lasciamo fuori dalla porta i veti. Se ci sono i punti in comune si mettano sul tavolo, se si parte dalle divisioni non arriviamo a nulla». Per costruire questa alternativa, i dipietristi ammettono di avere «accettato anche il percorso delle primarie, un modo per presentarsi ai cittadini. E su questa strada abbiamo chiesto condivisione sui territori», incalza Piffari. E se pure alcune divergenze di fondo restano, a partire da a2a, il segretario regionale è convinto che a questo punto «ci si debba sedere ad un tavolo che non è più cittadino o provinciale e fuori dalle tensioni di Brescia». DA QUI L´IDEA di coinvolgere Martina. Insomma, pur pronti a «valutare anche altre proposte serie di convergenza» (vedi Cinque Stelle, che per la Loggia però ha già scelto la corsa solitaria), i dipietristi lanciano un appello ai partiti del centrosinistra: «Possibile che la seconda città lombarda possa avere una strada diversa da quella del resto della Regione?», si chiede Piffari. E pure il responsabile nazionale Dipartimenti Maurizio Zipponi ammorbidisce la posizione: «Noi abbiamo il merito come faro, e abbiamo messo qualche questione sul tavolo: serve un bilancio partecipato, la sanità deve essere di eccellenza, a2a va ripensata. Su questo percorso siamo pronti a sederci e se a Brescia ci dicono che le primarie sono uno strumento necessario, va bene». L´auspicio dunque, dice Zipponi, è che «il centrosinistra recuperi come in Lombardia un´idea di alternativa. Che a Milano è alternativa a Formigoni, a Brescia è alternativa a Paroli». Peraltro, rincara la dose il consigliere regionale Francesco Patitucci. «noi giornalmente siamo in piazza on i gazebo, e per quanto riguarda le alleanze gli elettori del Pd hanno una posizione diversa rispetto ai vertici del partito visto che a Brescia l´Udc amministra con Pdl e Lega». SULLO SFONDO c´è poi il futuro dell´Idv. Reduce dall´ufficio di presidenza nazionale, il responsabile Dipartimenti Maurizio Zipponi ha ribadito che quello di questi giorni è « killeraggio mediatico nei confronti di Antonio Di Pietro» ma che «il partito ha deciso di reagire» ponendosi come motore per una «fase costituente in cui metterà a disposizione il meglio che ha». «La apriremo a dicembre - ha annunciato - e coinvolgeremo tra gli altri anche i soggetti che sono stati nostri interlocutori per gli ultimi referendum e per quello in corso. Sarà un nuovo progetto politico di cui Di Pietro sarà il traghettatore». Ha aggiunto anche che l´Italia dei Valori sta «lanciando importanti accordi a livello europeo e diventerà la terza forza: vogliamo un´Europa federata e vogliamo passare dal governo dei banchieri ad un governo eletto» Quanto invece al clima interno al partito, il coordinatore provinciale Salvatore Palmirani ha serrato i ranghi: «Tengo a dire che non c´è divergenza tra me e Zipponi, combattiamo per un progetto comune, insieme portiamo avanti un progetto politico. È vero che ci sono stati contatti con il centrosinstra, non chiudo la porta a nessuno, ma non ci sono diatribe interne». La palla ora passa di nuovo al Pd.

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