domenica 7 novembre 2010
Idv: "Sanatoria, una legge stupida"
Idv: "Sanatoria, una legge stupida"
sabato 06 novembre 2010
(s.s.) Anche l’Italia dei valori sarà in piazza sabato pomeriggio a fianco degli immigrati, "ma a livello personale e non ufficiale", hanno fatto sapere gli esponenti bresciani del partito. Il distinguo non è relativo al merito della protesta, "da sempre sosteniamo i diritti di chi è più debole e crediamo che con questa sanatoria gli immigrati siano stati presi in giro" ha spiegato il coordinatore provinciale Salvatore Palmirani, ma alla modalità in cui essa viene condotta. "Siamo favorevoli a quanto è stato stabilito in settimana con la Prefettura, la curia e i sindacati", ha detto Maurizio Zipponi, responsabile nazionale Idv per welfare e lavoro, "e cioè al tavolo a cui tutti i protagonisti potranno sedere senza discriminazioni per valutare le domande critiche". Zipponi ha anche avanzato una ulteriore proposta: "chiediamo che anche a Brescia venga applicato quanto avvenuto a Verona in cui i lavoratori immigrati, che sono stati truffati da datori di lavoro compiacenti, hanno denunciato il raggiro e sono entrati in un percorso di protezione sociale che potrà portarli alla regolarizzazione". Perché il nodo da sciogliere, secondo il partito di Di Pietro, è il cambiamento immediato della legge che ha prodotto tutto questo. "Questa sanatoria è una legge stupida fatta da persone incompetenti", ha esordito Giovanni Migliorati, esperto del settore lavoro dell’Idv di Brescia, "perchè era chiaro fin da subito che fatta in questo modo avrebbe portato tutti gli immigrati a tentare una regolarizzazione anche senza averne diritto". E se da un lato il partito è d’accordo nell’escludere dalla sanatoria chi ha pendenze con la giustizia, dall’altro si chiede come si sia potuti giungere a una interpretazione tanto restrittiva quando il ministero degli Interni aveva risposto a più interrogazioni parlamentari dichiarando che "la condanna per clandestinità non sarebbe stata motivo di esclusione. Non è colpa degli immigrati che non sanno interpretare le leggi, è colpa di chi le ha fatte in questo modo". Secondo Migliorati "il 90% delle domande presentate a Brescia sono false, tutti lo sanno ma fanno finta di nulla e ci si nasconde dietro alla forma. Molti immigrati si sono indebitati per pagare i contributi, arrivando a spendere anche 10.000 euro". Un altro responsabile di quanto sta accadendo oggi a Brescia oltre al legislatore, Migliorati lo ha indicato nel primo cittadino Adriano Paroli: "Questa questione è stata trattata come se fosse un caso di ordine pubblico. Sgombrare il presidio, che fra l’altro non dava fastidio a nessuno, è stato un abuso di potere che ha portato all’inasprimento del confronto e al rifugio degli immigrati sulla gru. Se accadrà qualcosa di grave, il sindaco ne sarà il primo responsabile". "Crediamo sia necessario abbassare i toni e tornare al buon senso, e prima di tutto ci rivolgiamo al sindaco e al vicesindaco che non possono mettere questa situazione sul piano economico. Non vogliamo che la manifestazione di sabato diventi un problema di ordine pubblico, ma è riduttivo pensare ai soldi che si perdono perché il cantiere della metropolitana è fermo", ha concluso il consigliere regionale Francesco Patitucci.
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