martedì 19 maggio 2009

De Toni: Legalità e trasparenza per la Provincia

Mercoledi 19 maggio 2009
Gli obiettivi del candidato presidente dell’Italia dei Valori contemplano anche il contenimento dei costi dell’ente.
«La persona con i suoi valori è al centro del nostro impegno amministrativo». È uno dei messaggi del programma elettorale dell’Italia dei Valori per le prossime elezioni provinciali e del candidato presidente della Provincia del partito di Di Pietro, il senatore Giampiero De Toni.De Toni ha presentato ieri la lista dei candidati dell’Idv al Consiglio Provinciale, accompagnato dal capogruppo in Senato dell’Idv, Felice Belisario. De Toni ha disegnato il ritratto «della Provincia di Brescia, così come emerge dal nostro programma per le elezioni». «La Provincia che vogliamo - ha sottolineato - è un ente che promuove la legalità e la trasparenza nella gestione della cosa pubblica e la diminuzione dei costi della politica. Per questo noi proponiamo la riduzione dei consulenti esterni e il posizionamento di una webcam nella sala consiliare per mettere on line le sedute del Consiglio, e diciamo no alla nuova sede della Provincia». Nel vademecum elettorale dell’Idv si parla anche di infrastrutture e mobilità, economia e lavoro e politiche sociali. «Per far decollare l’aeroporto di Montichiari - ha spiegato De Toni - è necessario costruire un progetto condiviso tra Brescia, Verona e Bergamo. È necessario portare a conclusione i cantieri aperti prima di avviarne altri, anche per risparmiare le risorse. La Provincia deve promuovere una cultura del lavoro rispettosa dell’uomo e capace di valorizzare pienamente la sua socialità, la tutela dell’ambiente e della qualità della vita. Deve impegnarsi per la promozione del territorio ed essere attenta ai giovani e alle famiglie». L’Italia dei valori si presenta ai cittadini e agli elettori, ha detto Belisario, «come un partito vero, in carne e ossa, con delle idee concrete». «Questa è una campagna elettorale complessa - ha proseguito il capogruppo in Senato dell’Idv - . È difficile parlare agli elettori in un periodo nel quale la recessione è evidente. La crisi è reale e non si vedono prospettive di soluzione nell’immediato. La cassa integrazione aumenta, la domanda interna non riprende e l’export è in difficoltà. Che cosa vogliamo portare sul territorio, nelle realtà locali? Innanzitutto l’idea che un’alternativa è possibile, ma per concretizzarla è necessario cambiare i metodi e gli uomini».

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