martedì 17 maggio 2011

F.Patitucci: A Brescia l'allarme diossina, purtroppo, non stupisce più nessuno



Patitucci (IdV): “A Brescia l’allarme diossina, purtroppo, non stupisce più nessuno”


Milano, 17 maggio 2011 – “La diossina sta avvelenando il nostro territorio. La presenza di questa pericolosa sostanza cancerogena nel bresciano, purtroppo, non stupisce più nessuno: ricordo che due anni fa venne riscontrata nel latte, ed ancora oggi non è stata fatta chiarezza sulla fonte inquinante, anche se tutti sanno di chi è la colpa. Ma solo adesso la Lega se ne rende conto e presenta una mozione in Consiglio regionale sull’argomento. Dove sono stati i leghisti in questi anni?” dichiara Francesco Patitucci, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, a margine della seduta odierna del Consiglio regionale lombardo.

“I risultati di un’indagine dell’Asl – continua Patitucci – , hanno evidenziato la presenza di diossina nelle uova delle galline allevate nell’hinterland di Brescia, facendo persino scattare l’obbligo di abbattere tutti i capi. Come se non bastasse, la diossina è stata riscontrata, di recente, anche nelle anguille del lago di Garda. Tanto che si invita a non consumarle in attesa dell’esito dell’indagine che partirà nei prossimi giorni per accertare se vi siano e dove si trovino gli eventuali depositi di diossina sui fondali del bacino lacustre” aggiunge il consigliere regionale di IdV.

“A questo punto – conclude Patitucci –, sottovalutare l’allarme diossina sarebbe un gesto grave ed irresponsabile, a maggior ragione in un territorio come il nostro che già vanta il poco invidiabile primato nazionale di inquinamento da pm10 e pm2,5. Questo triste record lo deve soprattutto all’industria chimica Caffaro, che per più di un secolo ha prodotto PCB, lo deve all’inceneritore dell’A2A (nonostante l'azienda e il Comune di Brescia abbiano sempre minimizzato e negato l'evidenza) e lo deve alle fonderie, con l’Alfa Acciai in testa. Se non si cambia registro la situazione rischia di diventare drammatica.Ciò dovrebbe far riflettere gli amministratori, a tutti i livelli, prima di rilasciare autorizzazioni per ulteriori inceneritori".

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