Il Brescia,21 novembre 2009 Pag. 24
Amianto, l’Idv va all’attacco: pericolo certificato dall’Arpa
Il caso. Il consigliere provinciale Francesco Patitucci contro la discarica di San Polo
«Dicono che non ci farebbero giocare sopra i bambini, ma realizzeranno impianti sportivi»
Brescia
La discarica d’amianto di via Brocchi, a San Polo, rappresenta «un pericolo» per la salute dei cittadini e a “certificarlo” sarebbe stata, di recente, anche l’Agenzia regionale per l’ambiente di Brescia. A lanciare l’accusa è il consigliere provinciale dell’Italia dei valori Francesco Patitucci, che cita a riprova della sua tesi un intervento di Giulio Sesana – responsabile del dipartimento Arpa - durante l’assemblea tecnica dello scorso 29 settembre all’Info San Polino.
A FAR DISCUTERE, in particolare, è un passaggio di pochi secondi (il video è pubblicato sul s i t o w w w . s a n p o l i n o l ive. It/tvnotizie/tvnotizia.htm) in cui Sesana (in carica da meno di un anno a Brescia) afferma che «è evidente che la destinazione d’uso di un terreno di questo genere non sarà parco giochi per bambini». Parole che, secondo Patitucci e il comitato spontaneo di cittadini Codisa, contraddicono profondamente quanto deciso in precedenza. Tanto che pochi giorni fa il gruppo guidato da Valerio Beccalossi ha anche presentato un ricorso al Tribunale amministrativo di Brescia per bloccare i lavori. «In via Brocchi», attacca il consigliere dell’Italia dei valori, «si vuole realizzare una discarica per 83mila tonnellate d’amianto. Un progetto che preoccupa molto i residenti della zona. Già lo scorso anno», continua Patitucci, «avevo presentato un’interrogazione all’assessore all’Ambiente Paola Vilardi, ottenendo come risposta che certe sostanze stanno meglio sotto terra che sopra. Quindi, spulciando le carte, ho scoperto che - è scritto nero su bianco nella relazione di impatto ambientale 2006-2007-2008 della società Faustini - si è deciso di destinare l’area a impianti sportivi.
INSOMMA, incalza il consigliere dipietrista, «oggi – per bocca del nuovo dirigente Arpa - si afferma che quel sito è tanto pericoloso che non ci dovrebbero giocare i bambini, ma contemporaneamente si decide di farci sopra proprio degli impianti sportivi. E da tempo», conclude Patitucci, «l’Agenzia regionale aveva ricevuto una relazione che indicava con chiarezza destinazione della discarica bonificata».
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